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Processione del Venerdì Santo

Nell'ambito delle processioni della Settimana Santa in Abruzzo, la processione del Venerdì Santo o del Cristo Morto di Chieti è sicuramente la più solenne e sontuosa per ciò che riguarda l'apparato scenografico.
Essa è quella che meglio mostra la formalizzazione cerimoniale del dolore e documenta le espressioni di un assetto liturgico barocco che ha strutturato, secondo un preciso progetto dottrinale, la liturgia cattolica in forme fisse e simboliche.
La processione è organizzata dall'Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, ma prevede la partecipazione di tutte le altre Confraternite, secondo un cerimoniale stabilito fin nei minimi particolari.
Tutti i confratelli indossano l' bito del proprio sodalizio e procedono incappucciati in segno di penitenza e di lutto, mentre le donne, anch'esse riunite in associazioni di carattere religioso, indossano l'abito nero da cerimonia.
Il corte, che avanza tra i suggestivi scorci del centro storico, è reso ancor più spettacolare dalla presenza dei Cavalieri del Santo Sepolcro e dal bagliore del fuoco che arde nei tripodi, illuminando il percorso.
La Schola Cantorum della Cattedrale, accompagnata da una orchestra di oltre 150 archi, esegue ininterrottamente il Miserere di Saverio Selecchy, musicista teatino.
Il passo ritmico dei portatori dei Trofei della Passione e delle statue, detto lo "struscio", è ritmato dalla "troccola", strumento di legno che durante gli uffici della Settimana Santa sostituisce il suono delle campane. Di particolare valore artistico sono la statua dell'Addolorata, che indossa un abito di pesante seta ricamata a fili d' oro, e la bara di Cristo Morto, ricoperto da un preziosissimo velo trapunto di gioielli.
Gabriele D'Annunzio descriveva la processione del Venerdì Santo di Chieti come "una fontana di lacrime", mentre Francesco Paolo Michetti l'ha rappresentata con colori chiari, ma con tratti evanescenti, fissando un’emozione non percettibile, ma toccante.
A creare un’ ulteriore atmosfera oggi contribuiscono il buio della sera e i tripodi accesi che illuminano il percorso.

 

Il Maggio Teatino

Ad oggi, non si conosce la data di nascita esatta del calendario di manifestazioni che va sotto il nome di “Maggio Teatino”; grazie ai documenti rinvenuti presso l'Archivio Storico del Comune di Chieti, si può, però, affermare che già nei primi dell’ottocento il decurionato cittadino, ovvero l’allora Amministrazione, coglieva l’occasione delle festività religiose legate al Santo Patrono per patrocinare delle manifestazioni di carattere soprattutto sportivo e ludico ricreativo che portavano la cittadinanza a vivere maggiormente la città ed il suo tessuto urbano.
Adesempio di ciò basti ricordare la famosissima Corsa dei Cavalli Berberi, chiamata in dialetto “lu ricchapp’”, che fu poi soppressa alla fine del secolo per motivi di sicurezza.
Oltre gli eventi strettamente religiosi, legati alla ricorrenza della festa di San Giustino, patrono della città, vi erano quelli di apertura dei festeggiamenti, che si svolgevano il 10 maggio e che consistevano nella tombola pubblica in piazza San Giustino, nel giro in mongolfiera e nel grande spettacolo di fuochi pirotecnici.
Leggendo le cronache ottocentesche e dei primi del novecento si potrà subito notare che la città nel mese di maggio vestiva di un’aria spensierata e primaverile e la cittadinanza tutta riempiva le strade, le piazze, e i luoghi pubblici per poter assistere alle varie gare e manifestazioni di cui erano ricchi quei giorni. I Teatini, quindi, ormai da secoli mantengono inalterate le loro modalità di rendere onore e omaggiare il proprio patrono mostrando sempre grande devozione e attaccamento alla loro città e storia.

 

Infiorata del Corpus Domini

La prima Infiorata allestita in Italia per la festività del Corpus Domini risale al 1778.
In occasione dell’Infiorata del Corpus Domini della città di Chieti il Corso Marrucino si trasforma in uno splendido tappeto di petali di fiori che vengono magistralmente composti come tanti quadri artistici raffiguranti sacre simbologie. Queste opere effimere vengono poi delicatamente distrutte dall’incedere solenne della processione del Vescovo e dei bambinie delle bambine che hanno da poco preso la Prima Comunione.
L'Infiorata chiude il Maggio Teatino e apre l'estate del capoluogo.
 

La Settimana Mozartiana

Durante la seconda settimana di Luglio il Teatro Marrucino conclude idealmente la sua stagione artistica con la sempre straordinaria regia della rassegna musicale "Settimana Mozartiana", ormai alla sua XIII edizione.
Ogni sera, in circa 10 salotti di settecentesca ispirazione che ripercorrono i piu' suggestivi angoli del centro storico, si susseguono fino a notte tarda concerti e performance di musica classica, lirica e jazz con la partecipazione di prestigiosi gruppi ed artisti italiani e stranieri.
Il tutto sulle note di Mozart, in omaggio all'artista e per celebrare la Musica.

 

Chietinstrada Buskers Festival

Grazie all’amore per l’arte di strada, alla curiosità, alla passione per le forme di cultura alternativa, alla caparbietà di un medico veterinario e di un gruppo di suoi amici, nel 2006 prende il via la I edizione del Chietinstrada Buskers Festival - Rassegna Internazionale di Arte di Strada – con la scommessa di veicolare nel magnifico proscenio naturale del centro storico di Chieti migliaia di artisti e di spettatori.
Scommessa ampiamente vinta se è vero che il ChietinstradaBuskers Festival, in pochissimi anni, è tra le prime quattro manifestazioni del genere in Italia: Il segreto di tanto successo consiste nell’aver organizzato una manifestazione che è, al tempo stesso, una grande rassegna internazionale di eccellente qualità ed una festosa kermesse popolare, nella cornice di un centro storico assai ricco di testimonianze artistiche, archeologiche ed architettoniche. Strade, piazze, edifici storici, teatro, vestigia archeologiche fanno da palcoscenico naturale per gli artisti e platea per gli spettatori. Uno show nel cuore della storia.

Data di arrivo
Data di partenza
Adulti
Bambini
fino a 12 anni
Neonati
fino a 3 anni
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